Associazione Distretto Culturale LE REGGE DEI GONZAGA

Associazione Distretto Culturale
Le Regge dei Gonzaga

– LA NOSTRA STORIA –

LA PRIMA TAPPA

L’anno 2014 si configura per il Distretto Culturale le Regge dei Gonzaga, come una tappa fondamentale nel percorso di “Distrettualizzazione”.  Il compimento delle azioni previste e dunque il completa­mento della spesa dei progetti avviati, rappresentano l’obiettivo minimo di avanzamento del progetto Distretto Culturale che vede al 31.12.204 la chiusura delle attività previste nel percorso avviato nel 2011.
Il 2014 rappresenta però anche e contemporaneamente l’avvio di una nuova fase del Distretto nel suo rinnovato ruolo di “governance”  dei processi  di  valorizzazione e promozione del patrimonio Gonzaghesco.

L’idea è stata quella di raddoppiare gli sforzi
per la gestione del Distretto pur in un’ottica di risorse “scarse” puntando su  risorse umane specializzate in pro­getti complessi, attingendo inoltre alle risorse interne dei principali  enti finanziatori del progetto (Comune e Provincia di Mantova) per supportare l’evoluzione dello stesso Distretto ed implementare in modo “strutturalo” le politiche di sviluppo del territorio quale “motore di crescita” del contesto di riferimento.

In questa prospettiva è stata rivista l’impostazione
generale di “governace” per passare da una governance di “progetto ad una governace di “distretto” , in grado di gestire l’ordinaria amministrazione, di svolgere il ruolo di capofila del progetto in corso e di portarlo a termine, di costruire relazioni di servizio con i soci al fine di divenire uno “sportello” informativo ed esecutivo per la creazione di “gruppi operativi” (partnership) per l’implementazione di nuove progettualità, di costruire (in stretta sinergia con il Distret­to Dominus) un gruppo di lavoro per la costituzione di una struttura di “Innovation Bro­ker” per le istituzioni culturali del territorio in grado, attraverso un percorso partecipato, di catalizzare i bisogni e le necessità, attivare infine, la definizione delle linee guida e dei temi su cui concentrare gli sforzi progettuali sia per il fundraising e sia soprattutto per la produzione di un sistema legato alla produzione di innovazione in ambito culturale.

L’obiettivo
è quello di fa diventare Il Distretto il motore non solo per “trascinare” il sistema culturale per lo sviluppo del territorio, ma per dare quella “spinta” innovativa per cui si è creduto e si è finanziata tale iniziativa.
La “governace” avrà nel 2014 un triplice ruolo: da una parte portare a compimento le attività previste e dunque con tutte le procedure necessarie, dall’altro implementare tale attività e svilupparla, ed ancora strutturare e pianificare nuove progettualità all’inter­no del Distretto ma ovviamente al di fuori del contesto finanziario e di budget dato dal progetto in corso. Insomma una struttura di governace più snella sotto il profilo operati­vo, ma più complessa sotto il profilo di pianificazione, progettazione e condivisione delle strategie.

LA SECONDA TAPPA

IL RUOLO STRATEGICO DEL DISTRETTO NELLA PROGETTAZIONE  DELLO SVILUPPO TERRITORIALE
Il Rilancio sulle filiere economiche

Come prima accennato ripensare in modo positivo e ripropositivo
il  Distretto è fare in modo che esso sia uno strumento di piena valorizzazione del nostro patrimonio culturale e leva di sviluppo economico del territorio al fine di divenire elemento per la co­stituzione di un vero sistema di sviluppo per il territorio della Provincia di Mantova.

In questo contesto s’innestano i ragionamenti fatti in questi ultimi mesi (fra i tecnici e lo staff dei due distretti fra i presidenti delle due strutture attuatori dei Distretti per sostene­re il progetto “Distretti” attraverso un più stretto coinvolgimento delle strutture preposte all’indicazione sulle strategie di sviluppo territoriale, in un’ottica di progettualità sovra-distrettuali che in questo anno di proroga per entrambi i distretti, garantirebbe il “ponte” necessario per il salto di qualità verso quell’innovazione di sistema di cui sopra.

Il Distretto/I Distretti diventano dunque a partire dal 2014 (dopo una prima fase di atti­vazione e acquisizione delle capacità gestionali e tecniche ) un “driver” di sviluppo , una guida, catalizzando bisogni , necessità, e soprattutto convogliando in alcuni tematismi principali le strategie di sviluppo.

In questa prospettiva si vuole rilanciare il Distretto Regge sul tema dello sviluppo delle filiere economiche contenute negli asset principali del Distretto: Gusto, Conservazione Preventiva e Programmata dei Beni Culturali e Governace.

In questa prospettiva si vuole rilanciare il Distretto Regge sul tema dello sviluppo delle filiere economiche contenute negli asset principali del Distretto: Gusto, Conservazione Preventiva e Programmata dei Beni Culturali e Governace.

1. Filiere economiche legate all’Asset del Gusto
Sviluppare progettualità che partendo da quanto fatto possano realizzare iniziative di breve e di medio termine per il futuro dello sviluppo del territorio (da finanziare con nuove risorse attraverso un lavoro di fundraising ) in particolare: il Distretto quale facilitatore di nuove attività economiche e nuove reti d’impre­sa nel settore agro alimentare per la vendita e la commercializzazione di prodotti dell’enogastronomia di qualità anche con un punto di promo commercializzazione situato in centro alla Città di Mantova realizzato in partnership con un marchio di qualità a livello nazionale ed internazionale.

Il Distretto quale facilitatore di innovazione nel settore della ricerca nelle nuove produzioni alimentari per lo sviluppo della principale filiera economica del territo­rio: l’Agricoltura. Anche in connessione con le Istituzioni pubbliche si vuole definire un progetto di fattibilità legato alla ricerca, alla innovazione alle produzioni sostenibili.

Il Distretto quale facilitatore di nuove progettualità integrate creando sinergie per lo sviluppo di un polo formativo di alta specializzazione nel settore dell’enogastro­nomia (avendo la disponibilità di una location quale la Regge per eccellenza dei Gonzaga: Palazzo Ducale a Mantova) Capitalizzando le relazioni costruite, in questi mesi, con Slow Food Italia attraverso una partnership attiva al fine di costruire un progetto formativo con un alta attratti­vità sia per i beneficiari che per il mercato del lavoro. Il 25 Luglio 2014 è stato siglato a Milano il protocollo d’intesa per al realizzazione del progetto “Scuola di Alta Specializzazione in Enogastronomia e Scienze dell’Alimentazione” con Regione Lombardia, la Provincia di Mantova, il Comune di Mantova, la Soprintendenza dei beni storici ed artistici delle provincie di MN.BS,CR, Slow Food, CCIAA di MN, la Fondazione Università di MN.

2. Filiere economiche legate all’Asset Conservazione Preventiva e Programmata dei Beni Culturali
Su questo Asset diventa strategico sviluppare le filiere specializzate costruite e in fase di costruzione attraverso il Distretto: il Centro di Conservazione Preventiva e programmata e la rete d’Imprese Gonzaga Heritage.

Il percorso ed il metodo realizzato del Centro di Conservazione Preventiva Programmata, attivato in questi due anni, deve diventare parte integrane delle modalità operative di ogni restauro, recupero e progetto relativo ai beni culturali previsti sul territorio del Di­stretto Regge (quindi dei soci dell’Associazione, i Comuni).

Da questo punto di vista il 2014 diventa importante per il trasferimento delle buone prassi, ma anche per la diffusione di tale metodologia operativa a tutti i beni culturali presenti sul territorio e quindi anche da estendere al Distretto Dominus nella logica sopra citata della “permeabilità” fra due Distretti. Decisivo diventa in questo senso supportare, sviluppare e far conoscere la rete d’imprese, Gonzaga Heritage, nata e costituitasi grazie allo star up del Distretto. Occorre realizzare concretamente una filiera economica che per poter operare e generare ulteriori filiere specializzate nel settore del restauro e della conservazione ha bi­sogno di sperimentare con il pubblico.

Cantieri Pilota, esempi di Buone pratiche virtuose sia dal punto di vista dei risultati opera­tivi che di quelli economici diventano la mission su quest’Asset da sviluppare sia con l’im­plementazione con l’Az 17 Cantieri Aperti per la fase di promozione e comunicazione, sia con i cantieri in fase di realizzazione, Palazzo Te, che con nuove progettualità che dal distretto partono ma che si generano in autonomia sia finanziaria che gestionale (part­nership pubblico/privato)

Il Distretto Regge (in collaborazione con il distretto Dominus) si candida a questo ruolo, ora dopo la sua gestazione, nascita ed incubazione è pronto a giocarsi il suo ruolo con gli attori che vorranno e crederanno in questa sfida.

LA TERZA TAPPA

La Nuova programmazione 2014-2020

Le progettualità sopra indicate mettono in evidenza la necessità di dare forte impulso all’interno del distretto al tema della specializzazione in fundraising . Grazie all’innesto di competenze in questo settore (i coordinatori dei progetti immateriali indicati da Comune Provincia) il distretto potrà avviarsi verso la nuova fase di programmazione 2014-2020 con le competenze necessarie per implementare risorse ed idee progettuali per la realizzazione dei progetti sopra indicati.

Attraverso un attento uso degli strumenti di finanza derivata, il Distretto potrebbe diven­tare lo strumento catalizzatore di una serie di risorse dedicate: ai soci, alle progettualità condivise, al territorio, anche a soggetti privati che in difficoltà nella gestione di patrimoni e beni culturali importanti ( il territorio della Provincia di Mantova ne è pieno) potrebbero attraverso accordi precisi di uso pubblico di beni privati, essere una buona prassi di recu­pero funzionale di beni altrimenti abbandonati o a rischi di degrado irreversibile.

Grazie alla sua forma di gestione delle risorse l’Associazione Regge, che oggi gestisce come unico progetto il progetto quello dei Distretto, dispone di:

      • un rating positivo con le banche, con dunque la disponibilità di avere accesso al credito;
      • poter cofinanziare interventi;
      • avere disponibilità di un cash flow che non sottostà alle norme del patto di stabilità potendo dunque essere svincolata dai limiti e dalla strozzature della attuale finanza pubblica,  operare pur nell’ambito delle procedure previste dagli enti pubblici con una flessibilità dovuta alla fatto che l’operatività si attua attraverso una rete “corta” a livello decisio­nale;
      • avere un una personalità giuridica e un riconoscimento come Associazione Regionale che le permette di avere le caratteristiche richieste per essere capofila di progetti com­plessi anche finanziati direttamente dai programmi europei.

Uno strumento dunque al servizio del territorio e delle nuove progettazioni integrate che si stanno delineando per il futuro. La capitalizzazione giusta per lo sviluppo, anche dal punto di vista del recupero di strumenti finanziari, e dunque della filiera delle risorse fi­nanziarie, a servizio della cultura e dello sviluppo del territorio

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