Residenze principesche e raffinato collezionismo

I Gonzaga duchi (1530 / 1630)

1. Mantova, Palazzo Ducale
2. Porto Mantovano, Villa La Favorita
3. Marmirolo, Palazzina di caccia di Bosco della Fontana
4. Goito, Villa d’Arco e Villa La Giraffa
5. Volta Mantovana, Palazzo Cavriani e Villa Venier
6. Monzambano, Castello e mura medievali
7. Ponti sul Mincio, Castello del XII secolo
8. Castellaro Lagusello, inserito fra i “Borghi più belli d’Italia”

LE RESIDENZE PRINCIPESCHE

Km complessivi dell’itinerario: 56 Km


Durata (tempo medio di visita): 1h 30’ di auto, una giornata intera comprese le varie tappe e la pausa-pranzo

DA NON PERDERE

  • Nell’appartamento di Vincenzo in Palazzo Ducale, la Sala del Labirinto mostra uno strabiliante soffitto blu e oro, che contiene una scritta ripetuta più volte (“Forse che sì, forse che no”). Provate a indovinarne il significato.
  • Una passeggiata nel Bosco della Fontana a Marmirolo, non solo per andare a scoprire la palazzina di caccia, ma soprattutto per perdersi fra gli alberi secolari inseguendo libellule blu e avvistando animali selvatici. Si tratta di un raro brano della foresta che ricopriva più di 2.000 anni fa la Pianura Padana.

Info e contatti

Palazzo Ducale
Piazza Sordello, 40 – Mantova
tel. +39 0376 352100
E-mail: pal-mn@beniculturali.it
mantovaducale.beniculturali.it

PORTO MANTOVANO, Villa La Favorita
www.villalafavorita.net
La villa è di proprietà privata, ed è utilizzata per convegni e cerimonie. Merita di essere ammirata in esterni, da Strada Circonvallazione Est e da Via F. Magellano.

MARMIROLO, Palazzina di caccia di Bosco della Fontana
SS Goitese n. 236 – 46045 Marmirolo (MN)
tel. 0376 295933
www.corpoforestale.it | www.touringclub.it
La Palazzina di caccia non è visitabile in interni, se in specifiche occasioni. Si trova all’interno di Bosco della Fontana, riserva naturale orientata gestita dal Corpo Forestale dello Stato, confluito nell’Arma dei Carabinieri.

GOITO, Villa Moschini e Villa La Giraffa
Le ville sono di proprietà privata. Villa La Giraffa, in Via Maglio n. 4, è però visibile dal Ponte della Gloria.

VOLTA MANTOVANA, Palazzo Cavriani e Villa Venier
Palazzo Cavriani, in Via Beata Paola Montaldi n. 15, è visitabile in quanto sede comunale.

MONZAMBANO, Castello e mura medievali
Via Castello, 34 – Monzambano
tel. 0376 800502
www.comune.monzambano.mn.it | www.monzambanotourist.it

PONTI SUL MINCIO, Castello del XII secolo
Via Castello, Ponti sul Mincio
www.comune.pontisulmincio.mn.it | www.prolocopontisulmincio.it

CASTELLARO LAGUSELLO
www.castellarolagusello.it/ | www.monzambano.gov.it

Per saperne di più

Ripartiamo anche per questo itinerario da Palazzo Ducale (1), rendendo omaggio al duca che forse più di tutti si impegnò a farlo diventare una “città nella città”, Guglielmo Gonzaga. Di aspetto poco gradevole e di carattere forte e un po’ diffidente, Guglielmo riordinò la serie di edifici che già costituivano il palazzo con un sistema di corridoi, logge, giardini e appartamenti, in modo da poterne usufruire a suo piacimento. Non si accontentò delle varie cappelle già presenti, ma volle addirittura una Basilica interna al palazzo, quella di S. Barbara, normalmente aperta solo di domenica grazie ai volontari del Touring Club Italiano. Palazzo Ducale, per volontà di Guglielmo stesso e del figlio Vincenzo I, gran collezionista e gran sperperatore, arrivò a contenere decine di dipinti, sculture, gioielli, argenti, libri e armi, che vennero poi sistematicamente riordinate dal più “cerebrale” della stirpe, Ferdinando Gonzaga, prima cardinale e poi duca, grande amante delle curiosità naturalistiche, che sistemò nell’Appartamento delle Metamorfosi. Fuori città, a Porto Mantovano, Ferdinando si fece costruire fra il 1615 e il 1624 una villa di proporzioni colossali, detta La Favorita (2), oggi visibile sulla circonvallazione omonima, e le cui rovine testimoniano la magnificenza dell’edificio di epoca barocca. Perfettamente conservata è invece la Palazzina di caccia (3) di Bosco della Fontana a Marmirolo, voluta dal già citato Vincenzo all’interno del parco di caccia di famiglia. Percorrendo la SS 236, che costeggia il Parco Regionale del Mincio, si giunge a Goito, che ricordiamo sia per le battaglie che vi si combatterono durante il Risorgimento (si veda il Monumento ai Bersaglieri accanto al Ponte della Gloria) che per due maestose ville: Villa Moschini, di fine ‘700, con un ampio parco, e Villa La Giraffa (4), in riva al fiume, che fu ricavata da un convento e poi rimaneggiata. Salendo verso Volta Mantovana, inizia a profilarsi all’orizzonte quel gradevole paesaggio collinare che introduce al Lago di Garda e alle sue delizie, anche enologiche (Vino Garda doc Colli Morenici, per esempio). I Gonzaga, sempre in cerca di spazi ameni dove creare residenze suburbane, a Volta trasformarono l’antico castello (XI sec.) e vollero la Villa oggi detta Cavriani (5), dotata di uno splendido giardino all’italiana, mentre Villa Venier rappresenta un recupero residenziale di un antico convento di Domenicane. Ben conservato appare invece il Castello (6) di Monzambano, risalente al XII secolo, le cui mura sono coronate da merli guelfi. Della stessa epoca è il castello di Ponti sul Mincio (7), inserito nel sistema dei fortilizi scaligeri, piccolo borgo di meno di 2.000 abitanti in cui la chiesa e il castello si fronteggiano. Rimaniamo alla stessa altezza (115 m. s.l.m.), ma compiendo un vero salto nel passato, se ci introduciamo all’interno delle mura di Castellaro Lagusello (8) , inserito nel 2002 fra i “Borghi più belli d’Italia”. Romantico e raccolto, il paesino comprende un castello del XIII secolo, acquisito e modificato dai Gonzaga dal XV secolo in poi, e si affaccia su un laghetto a forma di cuore!